Nell’attesa che si spengano le luci e che abbia inizio lo spettacolo, mentre il pubblico gremisce la platea, si avverte un’atmosfera familiare.
Questa magia avviene sempre al Nuovo Supercinema di Catanzaro, dove ieri sera 18 aprile, organizzato da Blister, è andato in scena "Leggermente Frizzante" di Carmine Del Grosso lo spettacolo di stand-up comedy che ha coinvolto il pubblico in modo esilarante.
Il titolo evoca l’idea di freschezza e vivacità, invitando il pubblico a tuffarsi in un’esperienza sorprendente e divertente.
Lo spettacolo affronta temi universali come l’insonnia, il mercato immobiliare, il lavoro creativo, l’invecchiamento precoce e il sesso, offrendo uno sguardo originale sulla vita quotidiana.
È un viaggio stimolante che oscilla tra ironia e sarcasmo, in cui l’autore-attore traduce gli episodi della sua vita quotidiana in sketch comici.
Come in un colloquio tra confidenti, l’artista condivide i suoi dilemmi che, ineluttabilmente, si trasformano in dilemmi universali: viaggi disastrosi, la scelta della password, gli esami medici dopo i trent’anni, i guai dell’amore e così via. Le conclusioni delle sue storie fungono da lezione per evitare di replicare gli stessi errori, almeno così si spera.
Carmine del Grosso si serve della stand-up comedy, un genere artistico pensato per suscitare risate. È una sorta di performance comica alla maniera americana, dove l’artista si presenta in piedi senza una quarta parete, affrontando argomenti come politica, sesso, religione e società con franchezza e senza filtri, utilizzando un linguaggio spesso crudo, tagliente e politicamente scorretto. Fonte di ispirazione. È un dare e un avere.
Il pubblico gioca poi un ruolo fondamentale, perché senza di esso non esisterebbe l’arte della stand-up.
Comico, autore, conduttore e speaker radiofonico, Carmine del Grosso ha dimostrato una grande maestria drammaturgica: non si tratta solo di battute fulminanti o di analisi argute dei tabù sociali, ma della capacità di tessere una trama coesa e avvincente, grazie alla sua scrittura efficace e organica.
È lì a raccontare la vita, e la vita, si sa, è formata da un insieme di episodi, piccoli e grandi, lunghi e brevi, comici e tristi, ma comunque è bella. L’autoironia gioca un ruolo fondamentale, particolarmente evidente nella fase iniziale dello spettacolo, dove serve sia a coinvolgere gli spettatori nel gioco comico, sia forse a prepararli a cadere nella trappola drammaturgica che terrà viva l’attenzione, coinvolgendoli al punto da renderli parte integrante dello spettacolo.
Giovanna Fregola per Area Teatro - Catanzaro Centro