Ad introdurre la proiezione il sindaco Nicola Fiorita, l’ex vicesindaco Gabriella Celestino e l’ufficio stampa Domenico Iozzo, che hanno ricordato di come
l’avventura cinematografica abbia
travolto positivamente la città di Catanzaro nel periodo post-pandemico, riaccendendo speranze ed entusiasmi.
La terra senza è un film tratto da una pièce teatrale, da un’idea della scrittrice Anna Vinci. Racconta la storia di un uomo perbene, Ludovico Filangeri, che da giovane è andato via dalla sua terra, senza mai dimenticarla, dedicandole anzi lettere d’amore, per tentare di realizzare i suoi sogni di scrittore, per darsi una possibilità alternativa, e che, dopo trentacinque anni, fa ritorno nella sua città d’origine. Il suo obiettivo iniziale è quello di convincere la sorella a vendere la casa di famiglia per necessità di denaro. Ma si scontra con una realtà che, per anni, aveva messo in standby, aveva taciuto a sé stesso.
La sorella tenta invece di trattenerlo, di coinvolgerlo, con i ricordi, nelle dinamiche di una famiglia che è stata, e, con il pranzo tipicamente calabrese, in quelle della nuova famiglia creata con suo figlio Giacomo, un ragazzo di ventotto anni.
Ludovico, da scapolo impenitente, come si definisce con toni molti rigidi, è poco incline all’amore e non si lascia andare facilmente. Ma in uno scambio di battute con il nipote gli si accende qualcosa.
Negli occhi di Giacomo ritrova la stessa luce di speranza che egli stesso aveva alla sua età. La speranza di realizzare il proprio sogno professionale, con l’amarezza però di allontanarsi dagli affetti familiari.
Ludovico consegna a Giacomo le chiavi della sua casa a Roma e rimane a Catanzaro con la sorella per “custodire quello che è stato”.
Il regista Moni Ovadia ha affidato gran parte del racconto a lunghi silenzi eloquenti. Alcuni suoni nel film, come quello del metronomo, posto sopra il pianoforte un po' scordato, ne scandiscono il ritmo, che coincide con quello della distanza del protagonista dalla sua dolce e amara terra.
Una scommessa del produttore Rean Mazzone che, a conclusione della proiezione, afferma la necessità di lottare per le idee.
Il film sarà proiettato l’8 Aprile al cinema Mexico di Milano e il 12 Aprile al cinema Quattro Fontane di Roma.
Giovanna Fregola per Area Teatro - Catanzaro Centro