Cosa succede in una famiglia borghese “per bene” come tante che all'improvviso si trova a confrontarsi con la realtà di un figlio omosessuale e con la tendenza del genero ad essere attratto dalle trans? È quello che si chiede David Norisco nel suo “Cose di ogni giorno”, lo spettacolo con la regia di Francesco Branchetti andato in scena giovedì sera al teatro Grandinetti di Lamezia Terme, e in programma questa sera al Teatro Comunale Catanzaro nell'ambito della stagione teatrale organizzata da AMA Calabria.

Protagonisti in scena lo stesso Francesco Branchetti e Denny Mendez, “Cose di ogni giorno” in realtà mette in tavola la reale situazione della famiglia protagonista, fin dalle prime scene: il capofamiglia Lando (Branchetti) è tutt'altro che una persona amabile, anzi, la scrittura di Norisco è talmente precisa e dettagliata nel far capire quanto di disgustoso ci sia in questo personaggio che amarlo è praticamente impossibile, eppure sua moglie sembra essergli completamente devota, almeno nella prima parte dello spettacolo.  Uomo dedito al lavoro lui, donna diciamo tutta casa e chiesa, lei. I due hanno una figlia sposata, che ha un bambino, e un figlio – Josè De La Pax - che sembra essere  la preoccupazione maggiore per i genitori poiché sempre dedito alla movida: ben presto, sebbene gli spettatori lo capiscano fin dall'inizio, il figlio rivelerà di essere omosessuale e di avere addirittura intrecciato per qualche anno una relazione con il proprio cugino di 20 anni più grande di lui. I due genitori faranno finta e cercheranno in tutti i modi di non vedere gli indizi e gli elementi che suggeriscono da sempre la realtà dei fatti, nascondendosi dietro quello che è il loro ideale. 

A fare da detonatore a questa situazione tutt’altro che facile ed esplosiva, arriva la notizia di una possibile separazione della figlia dal marito, in quanto quest’ultimo avrebbe intrattenuto una relazione con una trans: qui il racconto di Norisco si sofferma sulla situazione inconcepibile per la coppia Mendez Branchetti , ammantata nella loro bugiarda idea di famiglia borghese. 

L’accoglienza di queste realtà, così differenti da quella che pretendono di avere loro due, arriva in maniera anche un po' precipitosa, ma grazie ad una figura centrale come quella della cameriera tuttofare – pasticciona e semplice come prevedibile, Isabella Giannone - che è in realtà la persona più saggia: lei sa tutto fin da subito, come gli spettatori. Ed è cruciale per scoprire le tante verità nascoste.

(Multi Cunti per Area Teatro - Catanzaro Centro)