C’è una certezza che a Catanzaro mette tutti d’accordo: la vera cifra del Mallard è l’accoglienza. Un tratto riconoscibile, quasi una firma, che negli anni ha costruito un’identità precisa. Un modo di essere, di guardare, di ascoltare. Annalisa, insostituibile collaboratrice, accoglie con un sorriso luminoso, aperto e diretto; mentre Silvano, il titolare, si muove con una gentilezza più silenziosa, discreta.
Due presenze diverse, complementari, che si incontrano in un equilibrio naturale e restituiscono subito la sensazione precisa di sentirsi immediatamente a proprio agio. Una sensazione che si riflette nell’atmosfera del locale percepita come avvolgente e autentica.
Al Mallard non si entra soltanto per bere o mangiare, ma per sentirsi parte di un luogo.
Quando chiediamo cosa rappresenti questo periodo dell’anno per loro, Annalisa e Silvano si scambiano uno sguardo, poi parlano quasi all’unisono. Il Mallard, in questi mesi, diventa, oltre che il consueto punto di ritrovo, uno spazio centrale nella vita della città. “È una cosa che ci piace molto”, ammettono, con un sorriso che tradisce gratitudine. “Sarebbe bello” continuano “che accadesse tutto l’anno”. Ma sanno bene che la stagionalità impone altri ritmi. Ed è proprio per questo che ogni ritorno assume per loro un valore ancora più intenso. “Succede spesso che ci dicano che un posto così è difficile da ritrovare altrove” continua Annalisa. “I locali non mancano, certo, e loro ne frequentano tanti. Ma poi, quando si rientra qui, qualcosa cambia”.
Alla domanda su cosa dicano i clienti quando tornano rispetto alla stagione precedente, Silvano sorride, Annalisa risponde senza esitazioni: “Finalmente stiamo bene. Finalmente a casa. È una frase semplice, che racchiude tutto. È una frase che racchiude il senso del lavoro quotidiano, quello che non si misura in numeri”
Questa idea di casa, con coerenza, prende forma anche attraverso le scelte che accompagnano il periodo natalizio. Infatti, sul fronte della proposta gastronomica, la linea resta fedele alla tradizione del locale. Il menù non cambia, ma si arricchisce di dettagli stagionali. Tra le birre selezionate con continuità, nel periodo natalizio fa la sua comparsa la Maredsous. Una bionda belga, ambrata, strutturata, da dieci gradi, servita in un calice di terracotta. È diventata una sorta di rito stagionale, una presenza che i clienti aspettano e per la quale chiedono persino di essere avvisati. Una chicca, come la definisce Silvano, che racconta bene l’attenzione per i dettagli.
L’idea di casa, di familiarità, prende forma anche attraverso le scelte musicali e di intrattenimento che accompagnano il periodo natalizio. Per le feste hanno pensato a un programma che accompagni le persone, senza sovrapporsi ai tanti impegni familiari e amicali.
Martedì 23 Dicembre è previsto un live acustico con i Coriandoli Spenti, un duo acustico che si muove tra le trame del pop internazionale con eleganza. Fabio Parrottino, alla voce, saprà regalare una serata intima e raffinata.
Qualche giorno dopo, il 29 Dicembre, sarà la volta di Chiara Piccione e Katia Valente, due voci femminili di formazione jazz capaci però di attraversare con naturalezza anche repertori pop. Silvano le definisce “Perfettamente in linea con l’atmosfera del locale”
Quanto agli orari delle festività, orari e calendario sono chiari. Si comincia sempre alle 18.00, anche se la chiusura si sposta un po’ più in là, seguendo il ritmo delle serate e delle persone.
Il 24 dicembre il locale resterà chiuso, per concedersi il tempo della famiglia.
Nessun altro giorno di chiusura, perché, quando si parla di casa, è difficile mettere davvero il cartello “torniamo presto”.
Il 25 e il 26 dicembre, così come il primo gennaio, il Mallard sarà aperto regolarmente.
Il 31 non ci sarà apertura a cena, ma le porte si apriranno dopo la mezzanotte per salutare il nuovo anno.
Alla fine del nostro incontro chiediamo un consiglio per affrontare le feste. La risposta arriva con un sorriso e una nota di ironia: “Idratarsi sempre, perché è importante”, risponde ridendo Annalisa. Subito dopo, però, emerge il senso più profondo dell’invito, cioè di passare a trovarli. Perché il pub, per Annalisa e Silvano, è lo spazio per eccellenza in cui condividere il tempo, soprattutto nei giorni che contano.
E ai propri clienti affidano un messaggio potente: vivere le feste con serenità, in allegria, concedendosi il lusso di essere davvero rilassati. Soprattutto di godere ogni momento, sempre, senza distrazioni. Con leggerezza, ma senza superficialità.AL MALLARD