OLTRE LE TENDENZE, TETI ABBIGLIAMENTO TRA IDENTITÀ E CAMBIAMENTO

Un percorso costruito su scelte coerenti e chiare: qualità dei materiali, attenzione alla vestibilità, rapporto diretto e costante con il cliente.
Dalle parole del titolare, Francesco Teti, emerge l’identità di un negozio che ha attraversato i cambiamenti del mercato senza snaturarsi, mantenendo un equilibrio tra tradizione sartoriale e sensibilità contemporanea.
E anche per le festività e per le cerimonie non mancano indicazioni utili che confermano uno stile capace di mettere al centro competenza, gusto e misura.

𝐓𝐞𝐭𝐢 𝐀𝐛𝐛𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞̀ 𝐝𝐚 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐮𝐧 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚 𝐂𝐚𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚𝐫𝐨. 𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐝𝐞𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐨𝐠𝐠𝐢 𝐥’𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐧𝐞𝐠𝐨𝐳𝐢𝐨?
È un’anima che mi rispecchia profondamente. Lo stile che proponiamo è elegante e sobrio, ma sempre arricchito da un tocco di modernità e da accenti di colore che lo rendono attuale e riconoscibile.

𝐂𝐡𝐞 𝐭𝐢𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐥𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚 𝐨𝐠𝐠𝐢 𝐝𝐚 𝐓𝐞𝐭𝐢 𝐀𝐛𝐛𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐟𝐚?
Sicuramente una clientela fidelizzata. La cosa più bella, e lo dico con grande orgoglio, è che abbiamo clienti che ci seguono da quarant’anni. L’apertura del nuovo store su corso Mazzini ci ha permesso di intercettare anche un pubblico più ampio, consentendoci di acquisire moltissimi nuovi clienti.
Rispetto al passato, oggi si tende ad acquistare prevalentemente in occasione di sconti e promozioni. Tuttavia, i clienti storici, che rappresentano la vera colonna portante del negozio, continuano a frequentarlo sin dall’inizio della stagione perché sanno che in quel momento trovano una scelta più ampia di taglie, colori e modelli, ma soprattutto sanno di ricevere sempre un’attenzione particolare sul prezzo, senza dover attendere i saldi.
Per noi non sono semplici clienti, li consideriamo amici.

𝐋𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐡𝐚 𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐥’𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐞?
Davvero bene. Era un’idea che coltivavo da tempo, soprattutto da quando mia moglie, Annarita Folino, ha deciso di chiudere il punto vendita, anch’esso storico, di Catanzaro Lido per trasferirsi nel centro città.
Oggi posso dire di essere felice perché la mia intuizione si è rivelata corretta e stiamo riscuotendo un successo davvero significativo.

𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐫𝐢𝐞𝐬𝐜𝐞 𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐢𝐮𝐠𝐚𝐫𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐚𝐫𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨𝐫𝐚𝐧𝐞𝐞?
Il rapporto costruito negli anni con la clientela è basato su una fiducia totale. Quando consiglio un determinato tessuto, un colore o un modello, vengo ascoltato, anche se si tratta di un capo che, solo in apparenza, sembra distante dallo stile abituale della persona alla quale mi rivolgo.
Tengo molto a sottolineare che ogni capo proposto viene scelto in base alla fisicità del cliente, alla carnagione, al gusto personale. Non ho mai cercato di vendere un abito a tutti i costi. Un capo deve piacere prima di tutto a me per come veste l’acquirente. Anche a discapito della vendita, se un abito non valorizza la persona, non lo propongo nemmeno.
Inoltre, sono estremamente attento alla qualità del campionario presente in negozio. Moda sì, griffe sì, ma la qualità viene prima di tutto. Nel mio negozio il 90% della merce è Made in Italy, realizzata con tessuti importanti. Per fare un esempio, nella collezione uomo garantiamo lana merinos 100%, cashmere o misto cashmere, così come la camiceria è in puro cotone con vestibilità sartoriale. L’acrilico, da noi, è bandito.

𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢 𝐭𝐫𝐞𝐧𝐝 𝐦𝐨𝐝𝐚 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨?
Per la donna il colore protagonista è senza dubbio il bordeaux, domina la scena. I capi più richiesti sono i tailleur con pantalone largo a palazzo, i cappotti lunghi e le pellicce sintetiche, purché di ottima manifattura.
Per l’uomo i must sono meno marcati, ma le giacche in velluto stanno vivendo una stagione felice, così come i cappotti e le maglie in lana merinos, che rappresentano un vero punto fermo. Da questa stagione abbiamo introdotto il brand Suns e devo dire che, sia per i modelli estremamente attuali sia per la qualità, i giubbini sono tra i più venduti, sia per l’uomo che per la donna.
Un’altra novità che ci sta regalando grandi soddisfazioni è la maison Richmond.

𝐀𝐥 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨 𝐦𝐚𝐬𝐜𝐡𝐢𝐥𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐢𝐦𝐦𝐢𝐧𝐞𝐧𝐭𝐢?
Senza dubbio i colori della terra: beige, bianco, nocciola.
Un uomo che indossa un dolcevita beige sotto una giacca color testa di moro, oppure un dolcevita panna chiaro sotto una giacca blu, è semplicemente impeccabile.

𝐄 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐮𝐧 𝐨𝐮𝐭𝐟𝐢𝐭 𝐞𝐥𝐞𝐠𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐬𝐦𝐚𝐫𝐭 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐜𝐞𝐫𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢𝐞 𝐧𝐚𝐭𝐚𝐥𝐢𝐳𝐢𝐞, 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐭𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐂𝐚𝐩𝐨𝐝𝐚𝐧𝐧𝐨?
Un abito in pizzo, un tubino essenziale oppure un pantalone morbido a gamba larga, da abbinare a capi e accessori scintillanti per le feste e più sobri per la quotidianità.
La parola chiave è versatilità, sono capi che devono poter essere riadattati.

𝐏𝐞𝐫 𝐮𝐧 𝐦𝐚𝐭𝐫𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢𝐨, 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐨𝐜𝐜𝐚𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞, 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐢𝐧𝐝𝐨𝐬𝐬𝐚𝐫𝐞?
Dipende sempre dal ruolo che si ricopre.
Una mamma, una sorella o una testimone devono indossare un abito adeguato, quindi importante. Non chiassoso, ma caratterizzato da un’eleganza coerente con il ruolo.
Per l’uomo è più semplice. Un abito, anche molto elegante, può essere successivamente sdrammatizzato trasformandolo in uno spezzato.
L’essenziale è sentirsi a proprio agio. Questa è una condizione imprescindibile.

𝐏𝐚𝐫𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐠𝐚𝐥𝐢. 𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧 𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝐟𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐥𝐞?
Generalmente, quando è il marito a scegliere, si orienta su un capo spalla, come un cappotto o un giubbino. Se invece si tratta di un giovane fidanzato o di un’amica, la scelta ricade su pensieri più piccoli quali maglioncini, sciarpe, foulard.

𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐫𝐞𝐠𝐚𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐮𝐧 𝐮𝐨𝐦𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐨 𝐢𝐧𝐨𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐢?
Non sono d’accordo sul fatto che le opzioni siano limitate. Se si conosce la taglia, si può spaziare tra un dolcevita o un girocollo classico in cashmere o in lana merinos, oppure una camicia in puro cotone. Due grandi classici che rappresentano un vero passe-partout.

𝐍𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐜𝐪𝐮𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐭𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨?
Moltissimo. Come dicevo prima, oggi difficilmente si programma lo shopping a inizio stagione.
Quando ho iniziato l’attività, alcuni clienti richiedevano abiti realizzati su misura dalle aziende che proponevo, come Tombolini o Nardelli, che potevano arrivare a costare anche oltre 1.500 euro. Il taglio era classico, perché si trattava di capi pensati per durare nel tempo.
Oggi, fortunatamente, quei clienti ci sono ancora, ma le abitudini sono cambiate. I budget si sono ridotti e c’è una maggiore propensione a rinnovare il guardaroba, inclusi capispalla e abiti da cerimonia.

𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐯𝐞𝐝𝐞 𝐢𝐥 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐓𝐞𝐭𝐢 𝐀𝐛𝐛𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨?
Lo vedo positivo. I clienti tornano e continuano ad acquistare da noi, e di questo sono profondamente grato e lusingato. Significa che, dopo quarant’anni, le mie scelte di moda sono ancora valide e che riesco a garantire un eccellente rapporto qualità-prezzo.

𝐋’𝐚𝐮𝐠𝐮𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐚 𝐚 𝐓𝐞𝐭𝐢 𝐀𝐛𝐛𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐚𝐢 𝐬𝐮𝐨𝐢 𝐜𝐥𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢?
Di ampliare ulteriormente la nostra clientela e di continuare a collaborare con le grandi aziende del fashion italiano che ci hanno accompagnato fino a oggi.
A tutti i nostri clienti e all’intera città auguro che possa arrivare quella serenità di cui abbiamo tutti bisogno.
Buon Natale a tutti!