Lo spettacolo: viaggio nell’inconscio di un tiranno
“Macbeth” è il dramma della corruzione e della discesa agli inferi. La storia del generale scozzese, accecato dall’ambizione e spinto dalle oscure profezie e dalla determinazione della moglie, è un’indagine cruda sulla natura omicida e le conseguenze psichiche della sete di potere.
Daniele Pecci, nella doppia veste, promette una messinscena di grande impatto. Nelle sue note di regia, l’attore ha sottolineato: «Ciò che è fatto, non si può disfare. Una volta entrati nel sangue bisogna per forza proseguire in una spirale omicidiaria che non può avere fine». La sua regia intende esplorare i lati più esoterici e onirici della tragedia, portando il pubblico in un «viaggio all'interno della mente, dell'inconscio, del sogno del protagonista», tra paesaggi distorti e carichi di presagi.
Il cast d’eccellenza
Grazie alla sua capacità di interpretare personaggi complessi e stratificati, Daniele Pecci si misura con uno dei ruoli più impegnativi della drammaturgia mondiale: Macbeth, il generale scozzese accecato dall’ambizione e trascinato in una spirale di sangue e delirio. Un personaggio potente e tragico che in questa messinscena prende nuova vita senza rinunciare alla forza poetica del testo originale.
Ad affiancarlo, la straordinaria Sandra Toffolatti veste i panni di Lady Macbeth. L'attrice, dotata di grande intensità interpretativa, incarna la spinta oscura e manipolatrice dell’ambizione, vero motore degli eventi sul palcoscenico.
Il cast si completa con un nutrito gruppo di attori e attrici di alto profilo, tra cui Duccio Camerini, Gabriele Anagni, Giovanni Taddeucci, Mauro Racanati, Vincenzo De Michele, Max Odierna, Silvio Laviano, Pier Paolo De Mejo, Lorenzo Rossi, Tommaso Tampelloni e Michele Nani, capaci di restituire al pubblico l’intero affresco umano e simbolico della tragedia.
Un Classico di Inquietante Attualità
“Macbeth” si presenta come un’opera che parla direttamente al nostro presente, grazie ai suoi temi universali – il potere, la corruzione, il senso di colpa – che risuonano con inquietante attualità. Il pubblico calabrese avrà così l’occasione irripetibile di interfacciarsi con un grande classico del teatro.


